Partita la pulizia delle scuole, il ghiaccio resta il problema

TERAMO – E’ il ghiaccio il vero problema adesso. Come prevedibile, la tregua delle nevicate – che dovbrebbe durare fino alla serata di oggi quando riprenderanno a cadere alcuni fiocchi – e la temperatura molto bassa, ha provocato la formazione di uno strato micidiale di ghiaccio su cui il personale del Ciomune e della Teramo Ambiente hanno sparso il sale. Sono sempre più i cittadini che si stanno adoperando per rimuovere la spess coltre di neve sui tetti e sui balconi. E’ partita la pulizia delle scuole: pale e picconi alla mano, sale e acqua calda servono per mettere in pratica la pianificazione odierna, quella di liberare 25 plessi scolastici. Altrettanti verranno puliti domani.
NON PIU’ ISOLATE 50 PERSONE. I mezzi e il personale della Provincia sono riusciti a liberare, nella prima mattinata, una trentina di persone componenti di alcune famiglie della frazione Befaro di Castelli, imprigionati dalla neve da tre giorni. Sono stati raggiunti e assistiti, mentre i mezzi spalaneve stanno perfezionando l’apertura della viabilità. Stessa cosa nella zona della Val Viano di Bisenti: qui ci sono una ventina di persone di più famiglie in case sparse, che non hanno contatto con il resto del territorio per l’alto manto nevoso. Quattro di questi nuclei sono stati raggiunti, per altri tre nella tarda mattinata il soccorso dovrebbe essere completato.
STRADE CHIUSE. La situazione più difficile è quella della strada provinciale 50/B di Collecaruno, nel tratto tra Castagneto e Collecaruno. Qui è caduta una frana nel tratto centrale, che però non ha provocato isolamento di case e famiglie. Sono necessari lavori di riafacimento delle gabbie, dunque questa strada resterà chiusa per almeno due settimane. E’ stata invece riaperta la provinciale 43/a tra Fano Adriano e Intermesoli. La Provincia ha diffuso l’elenco aggiornato delle strade dove al momento il traffico è interdetto: la provinciale 23/b di Val Viano (Bisenti), 34/d di Collemesole (Arsita) e un tratto della 22/b nel Comune di Morro d’Oro. Catene montate a tenta prudenza occorrono sulle provinciali 262 Dir e 262 nel tratto tra Bellante, Mosciano e Montone, c’è rischio di caduta rami sulla provinciale 15 di Convento (Mosciano).
PAURA A VALLE CASTELLANA. Momenti di paura, la scorsa notte, per due slavine scese sulla strada provinciale 52 che da Valle Castellana porta alla frazione di Macchia da Sole: i due movimenti di neve hanno imprigionato tra due muri invalicabili un mezzo spalaneve della Provincia. L’operatore non è riuscito nemmeno a mettersi in contatto con le altre squadre per l’assenza di campo per i telefoni cellulari. Per fortuna, la verifica delle operazioni di sgmbero neve ha permesso dopo poco di organizzare un contatto con l’operatore che è stato raggiunto con altri mezzi spalaneve.
PRATI DI TIVO, STOP FINO A MARTEDI’. Gli spalaneve sono in azione da questa mattina alle 5 e soprattutto nelle zone di montagna il lavoro è reso più difficile per la presenza di neve “vecchia" che si è compattata formando due parapetti. In alcuni casi, la strada è ridotta a una sola corsia: si stanno così organizzando piazzole ogni 2-300 metri per permettere il transito almeno a doppio senso. Il rialzo termico con il sole preoccupa per la probabile caduta di slavine. E’ il caso di Prati di Tivo dove a scopo precauzionale resta l’ordinanza di inibizione al transito e alla sosta nel piazzale Amorocchi: questo determina anche uno stop degli impianti, almeno fino a martedì 14 febbraio.
ATRI IN DIFFICOLTA’. Il centro più colpito tra le cittadine della provincia è senza dubbio Atri. Ieri sera il sindaco Astolfi ha ricevuto la visita del presidente della Provincia, Valter Catarra, che ha raggiunto Atri per rendersi conto di persona della gravissima situazione. I mezzi sono riusciti in qualche modo a garantire l’accesso all’ospedale San Liberatore e la viabilita delle arterie stradali che collegano al litorale ma il problema riguarda il centro storico: i vicoli stretti e il manto che ha raggiunto i 160 centimetri, rendono difficile il lavoro di sgombero della neve.
COMUNI SENZA SALE. L’assessore provinciale alla viabilità, Elicio Romandini, raccomanda ai Comuni di non chiedere sale. E’ vero che ci sono amminisrazioni che sono rimasti senza perchè utilizzato nella prima ondata di maltempo ma adesso le scorte «sono indispensabili per garantire la viabilità principale e quelle delle aree di soccorso – ha detto l’assessore -. Adesso lo possiamo garantire soltanto per le organizzazioni di soccorso. Un’altra scorta abbondante la teniamo per le previsioni della prossima settimana che danno probabile un ritorno delle nevicate. Per fortuna siamo riusciti ad avere il rifornimento in tempo perchè siamo stati previdenti: 10 bilici da Barletta per 3.500 quintali e altri 1.000 giunti da Ortona ci hanno permesso di gestire bene l’emergenza».
PERSONALE ALLO STREMO. «Devo ringraziare il personale tutto della Provincia che da 10 giorni lavora con grande abnegazione e senza sosta. Negi uffici, nell’unità di crisi, sulla strada, tutti si sono messi a disposizione con grande senso di appartenenza e responsabilità – ha commentato l’assessore Romandini -. A loro va il nostro riconoscimento, mio e del presidente Catarra, per quanto fatto finora. Un grande esempio di solidarietà».